Nell’intrigante mondo dell’armonica Blues e Rock, i bending sulla scala pentatonica emergono come una delle tecniche più ammirate e influenti. Questa abilità, tanto potente quanto versatile, ti consente di trasformare le note statiche in vibrazioni emotive, portando la tua creatività e la tua personalità ad un nuovo apice. Ma come puoi padroneggiare al meglio questa tecnica?

Esploriamo l’arte dei bending sull’armonica e scopriamo il segreto dietro il loro fascino senza tempo.

Guida al Suono Coinvolgente

I bending rappresentano un modo magico per esprimere emozioni e personalità attraverso l’armonica. Ti permettono di modulare le note, aggiungendo una sfumatura di profondità e intimità alle tue esecuzioni. Per ottenere il massimo da questa tecnica, è essenziale sviluppare un metodo e una comprensione profonda: bisogna capire quali muscoli sono davvero coinvolti nell’alterare l’intonazione della nota, quanto usarli e quale sia l’effettiva intonazione della nota che stiamo cercando di ottenere (e che a parità di foro, cambia con la tonalità dell’armonica!).

Poi bisogna metterli in musica. È quindi fondamentale creare una routine di studio rivolta ai bending perché, come vedremo, oltre a regalare espressività, ci regalano vere e proprie note che servono un ruolo musicale preciso che cambia in funzione della posizione usata.

Dalla Teoria alla Pratica: l’Importanza del Metodo

Sia che tu sia un principiante o un armonicista esperto, avere un metodo solido è fondamentale.

Imparare il bending da zero richiede pazienza e dedizione ed il rischio è quello di passare per errori che diventano abitudini da correggere, mentre gli armonicisti che conoscono già questa tecnica possono perfezionarsi con una guida esperta.

Un metodo, un insegnante esperto possono illuminare il percorso aiutandoti a evitare errori comuni e accelerando il tuo apprendimento.

Esplorazione delle Tre Posizioni: Svelando i Segreti dei Bending

Solo con le prime tre posizioni dell’armonica, si aprono opportunità melodiche entusiasmanti grazie ai bending.

Prima Posizione

Suonando sulla scala maggiore, il bending di un tono sul terzo foro aspirato permette di ottenere una Scala Pentatonica Maggiore e il bending sul secondo foro, sempre di un tono, completa la scala maggiore sull’ottava bassa. Un overblow sul primo foro soffiato fornisce la terza bemolle per costruire una pentatonica minore, con un bending di un semitono nel terzo aspirato. Un bending di un semitono sul secondo foro regala la Blue Note della quinta bemolle.

In ottava centrale l’overblow sul 4 soffiato e sul 6 soffiato regalano una Scala Pentatonica minore, alla quale, aggiungendo un overblow sul 5 lego la Blue Note di quinta bemolle creando una Scala Blues.

Con i bending soffiati si crea una Pentatonica Minore piegando il foro 8 soffiato di un semitono e 10 soffiato di un tono, mentre con un bending sul 9 soffiato, sempre di un semitono si aggiunge la quinta bemolle della Scala Blues. Con un bending di un semitono sul 10, si completa, invece, la Scala Maggiore Naturale.

Sulle tre ottave sono suonabili le Scale Pentatoniche Maggiori, in ottava bassa serve un bending al terzo aspirato (un tono) per completarla.

Seconda Posizione 

Usando il bending di un semitono sul terzo foro aspirato, si crea la terza bemolle che permette di costruire una Scala Pentatonica Minore, fino al foro sei soffiato. Aggiungendo un bending di un semitono sul foro quattro aspirato, si trova la quinta bemolle che completa la Scala Blues. Grazie al bending di un tono sul foro tre aspirato si crea il secondo grado che completa la Scala Pentatonica Maggiore. Tutto ciò che avviene dal foro 7 aspirato, al foro 4 soffiato è ricreabile dal foro 3 aspirato al foro 1 soffiato, usando i bending. 

In ottava alta la Scala Pentatonica Maggiore è suonata senza un bending; con un overblow sul sesto foro soffiato si crea la terza bemolle, che permette di costruire una Scala Pentatonica Minore. Aggiungendo un overdraw sul settimo foro aspirato si ottiene la quinta bemolle che completa la Scala Blues.

Terza Posizione

Il bending è fondamentale per sprigionare tutte le potenzialità dell’ottava bassa. Con un bending di un semitono sul secondo foro aspirato si crea la terza maggiore che, insieme alla quinta ottenuta dal bending di un tono sul terzo foro aspirato permette di costruire una Scala Pentatonica Maggiore, fino al foro quattro aspirato. Aggiungendo un bending di un semitono sul foro quattro aspirato, si trova la settima maggiore che completa una Scala Maggiore Naturale. Grazie al bending di un tono sul foro due aspirato si crea il terzo grado bemolle che completa la Scala Pentatonica Minore e con un bending di un tono e mezzo sul terzo foro aspirato si completa la Scala Blues. 

L’overblow del foro 5 soffiato permette di ritrovare una Scala Maggiore Naturale se il 7 aspirato viene suonato con un overdraw (altrimenti si crea un Modo Misolidio), in ottava centrale. Lo stesso overdraw del 5 soffiato serve per creare una Scala Pentatonica Maggiore. La Scala Pentatonica Minore non necessita di bending, l’unico è sul sesto foro aspirato per ricavare la quinta bemolle della Scala Blues.

Con due bending da mezzo tono (uno sul foro 9 soffiato e uno sul 10 soffiato) si ottiene una Scala Pentatonica Maggiore in ottava alta, così come è presente una Scala Pentatonica Minore che, grazie ad un overdraw sul 9 aspirato, può diventare una Scala Blues.

La Magia delle Scale Pentatoniche

Per capire appieno i bending sull’armonica, è cruciale comprendere le scale pentatoniche e il loro ruolo nel Blues e nel Rock. Queste scale a cinque note, come la pentatonica minore e maggiore, formano le basi di molte melodie. Oltre alle pentatoniche minore e maggiore, esistono altre tre varianti: pentatonica blues, pentatonica esatonica e pentatonica esagonale. Ognuna aggiunge un colore unico alle tue esecuzioni e amplia il tuo vocabolario musicale.

Inoltre puoi pensare come ad un gruppo di cinque note sicure, ma non necessariamente da usare tutte insieme e subito. Pensa a temi leggendari come “Let The Good Times Roll”. Viene suonata una porzione di pentatonica maggiore, per poi andare a chiudere su una porzione di pentatonica minore. 

Queste note, poi, le puoi suonare dirette o con delle variazioni sull’intonazione che crea un enfasi alla nota (o ad alcune). Puoi pensare di usare un quinto grado (effetto di solito molto potente), ma intonarlo passando per il quinto grado bemolle (Blue Note) o viceversa. 

Oppure di variare l’intonazione di una nota di una scala per uscire da quel sound e rientrarci successivamente. La fantasia è l’unico limite, ma le pentatoniche ti aiuteranno a non perderti (con il rischio, però, di farle diventare i tuoi fraseggi e quindi di risultare noioso).

Il Raggiungimento della Maestria

Non c’è dubbio che padroneggiare i bending sull’armonica richieda tempo ed energia. Ma il viaggio è altrettanto gratificante quanto il risultato finale. Non esitare a esplorare, sperimentare e lasciarti ispirare da grandi armonicisti. E se cerchi l’eccellenza, considera l’opzione di un insegnante esperto, il quale può guidarti attraverso le sfumature e le tecniche avanzate.

In conclusione, i bending sull’armonica rappresentano una finestra attraverso la quale puoi comunicare emozioni profonde e personalità unica. Con un metodo solido e l’orientamento di un esperto, puoi raggiungere livelli di espressione che ti lasceranno euforico.

Sii audace, sperimenta e ricorda che l’arte dei bending è un viaggio infinitamente appassionante.