Mark Ford

“Mark is the new Little Walter

Mark è il nuovo Little Walter”

MUDDY WATERS

Mark Ford è il talentuoso fratello armonicista del celebre chitarrista Robben Ford. Ha avuto un impatto significativo nel circuito degli armonicisti della Bay Area (San Francisco, California) sin dai primi anni ’70, con la pubblicazione del disco “Charles Ford Blues Band” – ora considerato un classico del Modern Blues. In questo album suonano Robben Ford alla chitarra, il fratello Patrick Ford alla batteria e Stan Poplin al basso. Grazie al suo suono elettrico potente e sofisticato e alla sua abilità nel suonare tutte e tre le ottave dell’armonica, con fraseggi unici, Mark Ford è diventato uno degli armonicisti moderni più influenti.

Mark Ford è una figura enigmatica nel mondo della musica, simile ai bluesman del passato, dei quali spesso non si conoscevano neppure le date di nascita. Nell’era della comunicazione e delle celebrità online, Mark Ford “non” esiste in termini di notorietà personale, ma la sua musica parla per lui. E la sua decisione di vita di essere un paramedico, invece di provare a diventare una star della musica, fa capire lo spessore umano di quest’uomo.

Mark Ford ha pubblicato solo due album a suo nome: “Mark Ford with The Robben Ford Band” e “Mark Ford & The Blue Line“. Entrambi sono capolavori di scrittura e esecuzione nel Modern Blues. Altre sue apparizioni come sono nei dischi reunion della Ford Blues Band o, sempre della stessa formazione, nell’album tributo a Paul Butterfield e in quello a tributo a Mike Bloomfield. Sua è l’armonica dei dischi del fratello Robben.

Lo Stile

Ci sono due principali stili di armonica West Coast: uno influenzato dal Jump Blues, che richiama le sonorità del Chicago di Little Walter e George “Harmonica” Smith, e l’altro creato da Mark Ford e armonicisti californiani ispirati a Paul Butterfield. Entrambi gli stili hanno dato vita a generazioni di armonicisti con approcci distinti.

Ford ha sviluppato un proprio stile unico, mescolando elementi di jazz, soul, rock e blues in un suono elettrico sofisticato e potente. Usa magistralmente l’armonica su tutte e tre le ottave senza soluzione di continuità, usando sia tongue-blocking che l’U-Blocking per ottenere attacchi morbidi e distintivi delle note alte. In un’intervista dichiara che per ottenere il suo caratteristico sound, Ford utilizza effetti digitali e un preamplificatore, oltre a un microfono con elemento Shure Black Label, in quanto non è mai riuscito a ricavare il timbro pieno alla James Cotton che tanto ha cercato di imitare.

Non usa overbending preferendo melodie e frasi molto musicali, mai fuori luogo e sempre efficaci sia che si tratti di essere front-man, sia che si tratti di lavorare come side-man. Suona prevalentemente in seconda posizione e qualche volta in terza, ma la sua musicalità ci fa dimenticare che stia usando queste posizioni standard proprio grazie ad un fraseggio mai scontato e sempre musicale.

Ascolti Suggeriti

Chevrolet – con il fratello Robben

Tell Me Mama – dal vivo con la Charles Ford Blues Band su un classico di Little Walter

Good Morning Little Schoolgirl – con la Ford Blues Band e Chris Cain, suonando un classico di John Lee Williamson

 Work Song – il classico di Nat Adderley rivisto dal vivo

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Intervista su YouTube

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