Se vogliamo davvero iniziare a suonare la cromatica per come è pensata e sfruttane le sonorità, il brano di George “Harmonica” Smith intitolato “Monkey On A Limb” è ottimo per iniziare. Contenuto nel disco “Arkansas Trap” che vede il nostro in copertina, intento a scrutarci mentre suona attraverso un microfono il brano è molto moderno nell’idea.
È scritto in Do minore e Smith suona la cromatica in Do: sappiamo che le armoniche sono accordate, salvo eccezioni, sulla scala maggiore naturale della tonalità indicata. Una cromatica in Do, quindi, senza premere il tasto e suonandone i fori in successione mi produce una scala di Do maggiore. È fondamentale, quindi, usare il registro/tasto per alterare la scala maggiore naturale intrinsca dell’armonica per formare una scala minore naturale, necessaria a suonare il brano in Do minore.
Monkey On A Limb – Scala minore naturale vs. scala maggiore naturale
Se abbiamo chiara la logica dei modi musicali che regola le posizioni sull’armonica diatonica, sappiamo che per ogni tonalità posso suonare sette scale diverse, di sette note, divise in due grandi gruppi: maggiori e minori.
Ragionando in maniera semplificata: dobbiamo trovare quali note diverse siano diverse tra la scala maggiore naturale di Do (quella di base della cromatica) e la scala minore naturale di Do (quella usata George “Harmonica” Smith sul brano, come è facilmente riconoscibile dalla tablatura scaricabile in fondo all’articolo).
Riassumendo un discorso molto ampio, la scala maggiore naturale di DO ha queste note: DO RE MI FA SOL LA SI DO.
La scala minore naturale ha invece: DO RE MIb FA SOL LAb SIb DO. Ci sono tre note alterate: rispetto alla scala maggiore di Do il Mi, il La e il Si vengono abbassati di mezzo tono. Diventano bemolli.
Se andiamo a suonare la nostra cromatica, scopriamo tuttavia che premendo il tasto le note si alzano di mezzo tono e i bending non sono davvero possibili. Come fare quindi? Qui entrano in gioco gli enarmonici.
Gli enarmonici
Con il termine di enarmonico si intende una nota che ha due nomi, ma un solo suono. Se pensiamo ad una tastiera di un pianoforte, ci sono dei tasti bianchi divisi da tasti neri. Quei tasti neri suonano una nota a metà altezza tra il tasto bianco precedente, ad esempio un RE, e quello bianco successivo, un MI. Il tasto nero suona una nota a metà tra queste due. Il nome di questo unico suono, questa unica nota è sia RE diesis (RE#) che MI bemolle (MIb).
Ora diventa intuitivo capire che posso pensare alla scala di DO minore naturale, rispetto alle note della cromatica che alza l’intonazione, come a questa successione: DO RE RE# FA SOL SOL# LA# DO.
Nell’immagine di seguito sono indicate le tablature della scala minore naturale di DO sulle tre ottave della cromatica:
Spostamento costante
Se guardiamo bene la semplice sequenza di respirazione e azione sull’armonica abbiamo sempre, su tutte e tre le ottave della cromatica, la stessa sequenza:
Foro soffiato;
Foro aspirato;
Stesso foro aspirato con tasto premuto;
Mi sposto sul foro a destra aspirato, tasto rilasciato;
Mi sposto a destra e soffio;
Soffio con il tasto premuto;
Stesso foro aspirato con tasto premuto;
Mi sposto a destra foro soffiato, tasto rilasciato;
Questo mi permette la sicurezza di avere lo stesso percorso su tutte e tre le ottave, sia suonando a fori singoli che in tongue-split coprendo tre fori di 5.
A cosa mi serve sapere questa cosa?
Monkey On A Limb – Analisi Del Brano
La risposta è, secondo me, un po’ il punto focale del “vado a orecchio o serve sapere le scale?”. La risposta è sempre: entrambi aiutano. Il ragionamento che sta dietro all’analisi di Monkey On A Limb è il fatto che il brano, in Do minore, sia suonato su una cromatica in Do maggiore e che quindi servisse un uso preciso del registro proprio perché serviva l’uso della scala minore naturale. L’orecchio mi ha aiutato a capire il brano minore (si sente subito dagli accordi della tastiera: l’atmosfera è “scura” “cupa” “notturna” “malinconica” “nostalgica” “triste”) e la conoscenza della scala minore mi ha aiutato a collocare le note che George “Harmonica” Smith suonava sull’armonica. “Perché usa il sette in quel modo e il cinque in questo?” “Quali note sono?” “A quale scala appartengono?” Bum!
Ho trovato la cornice nella quale muovermi per rintracciare quello che fa, in maniera corretta e precisa a livello di note.
Monkey On A Limb ha alcune peculiarità melodiche che sono a nostro vantaggio:
- Smith usa la scala minore naturale solo quando si trova sull’accordo di Do minore, il I grado;
- Quando il brano è sul IV e V grado, Smith usa la tonica dell’accordo come nota bersaglio (“marca” quindi la nota dell’accordo, rispettivamente FA e SOL)
- Per arrivare sul IV grado e V usa spesso dei glissandi come effetto o un cromatismo V Vb IV che troviamo spesso nel Blues (Vb una blue note del DO, in questo caso)
George “Harmonica” Smith suona molto “largo” e le frasi sono molto cantabili, quindi è un ottimo brano per iniziare ad usare la cromatica da “cromatica” e fare un ulteriore passo avanti in questa logica, dopo aver apprezzato la modulazione su “Quagmire”.