Trascrivere i brani significa studiare trascrivere le parti (di armonica) che sono contenute in quella canzone. È un processo che ci aiuta senza alcun dubbio a migliorare sul genere che suoniamo e ci permette, in una sola attività, di migliorare orecchio, scoprire tecniche e sfumature e ottenere un bagaglio di fraseggi che ci fanno diventare migliori. Ogni volta.
Come studiare, però, non è sempre chiaro e lineare. Ognuno di noi preferisce arrivare al risultato attraverso delle vie diverse, ma c’è una serie di osservazioni che possono esserti utili per risparmiare tempo e ottenere i risultati che cerchi.
- Ascoltare tutto il brano e tutto ciò che succede.
Non è così scontato, ma è sicuramente importante farlo. Dobbiamo capire, prima di tutto, dove ci stiamo immergendo, musicalmente parlando. Lasciamo che la canzone, la musica, l’armonica e gli altri strumenti suonino. Per ora ascoltiamoli e lasciamo che il brano “cresca” dentro di noi. - Riconoscere ritmica e struttura del brano.
Le tre parti fondamentali della musica sono, nell’ordine: ritmo, melodia e accordi. Riconoscere la ritmica è la sua suddivisione è fondamentale per poter poi “contare il tempo” e incastrare i fraseggi correttamente sul groove, quando li trascriviamo. La struttura del brano è altrettanto fondamentale: quante misure ci sono nel giro di accordi? Ci sono ritornelli, temi, stacchi obbligati? Chi fa l’assolo o gli assoli? - Analizzare le varie parti del brano.
Spesso se il brano ha delle parti ben precise (come ad esempio strofe e ritornelli) è probabile che succedano cose diverse a seconda del punto in cui ci troviamo e che queste vengano ripetute ogni volta che ci troviamo in quella determinata parte. - Analisi della parte di armonica.
Una volta individuate e riconosciute la ritmica e le varie parti è tempo di prendere l’armonica. Prima di tutto troviamo la tonalità del brano e dell’armonica, poi scopriamo in quale posizione viene suonata. - Trascrizione.
E’ molto più facile focalizzarci su una sola parte del brano ed iniziare ad ascoltarla qualche volta in ripetizione (oggi esistono dei software anche gratuiti che ci permetto di fare queste operazioni, alla fine di questi suggerimenti c’è una lista di alcuni programmi utili).
Una volta ascoltata, dividiamo la parte in “sequenze” suonate (sono separate da momenti abbastanza lunghi in cui l’armonica non suona) che, di solito durano al massimo qualche misura.
Partiamo con il cercare sull’armonica la prima nota della frase suonata. A quel punto usiamo la voce per “cantare la parte”. Se sappiamo “cantare” quella parte o frase che vogliamo trascrivere, riusciremo a suonarla più facilmente, capendo subito se ci mancano delle note o se ne stoniamo qualcuna. - Dettagli.
Prestiamo molta attenzione ai dettagli: se una frase non è chiara, una nota non è del tutto corretta o una ritmica è particolarmente intricata dobbiamo fermarci su di esse per correggere e trascrivere il più fedelmente possibile.
Nell’armonica Blues, ad esempio, le frasi sono spesso semplici da un punto di vista di note di per sé, ma ci sono un sacco di effetti (vibrati, wah-wah, ma anche respiri usati ad hoc), ghost notes (note che si sentono, ma non sembrano quasi essere suonate), note di passaggio e espedienti ritmici che rendono un dato lick così efficace. - Ripetizione.
Repetitia iuvant, dicevano i latini. Le cose ripetute aiutano. E ripetere ciò che abbiamo trascritto e scoperto ci aiuterà a digerire questi nuovi fraseggi e ad usarli per riprodurre, esattamente l’assolo, e soprattutto i fraseggi che lo compongono.
Trascrivere tutto l’assolo e tentare di ripeterlo nella sua interezza, tuttavia, non servirà a nulla, probabilmente. Perché? Troppe informazioni. Stiamo studiando qualcosa di nuovo, ci stiamo muovendo in un “nuovo territorio”. Non possiamo affrontarlo nella sua interezza perché il nostro corpo e il nostro cervello hanno bisogno di memorizzare le nuove informazioni, i nuovi movimenti in successione per far succedere quel fraseggio e riconoscerne il suono. Immaginatevi ora doverlo fare, subito e su richiesta, per almeno 8 nuovi fraseggi in successione. Difficile, vero? Considerando che dobbiamo controllare imboccatura, respirazione, effetti, ritmica, suono, eventuali e probabili bending e la loro intonazione e il tutto con groove, fluidità e convinzione.
Diventa chiaro il motivo per il quale dobbiamo focalizzarci su una frase alla volta e, se anche questa fosse difficoltosa, su un gruppo di 4 o 6 note di quella frase e suonarli finché ne abbiamo la padronanza. Serve pazienza e costanza ma i risultati porteranno gioia, ulteriore determinazione e miglioramenti esponenziali.
Ma a cosa serve trascrivere i brani e studiare gli assoli/accompagnamenti/fraseggi?
Focalizzandoci nel Blues, ma potendo fare questo discorso – in realtà – per ogni genere, ci serve innanzitutto per crearci una serie di frasi da usare nel genere. È come se stessimo imparando a parlare, iniziamo ripetendo i suoni che ci sono e impariamo a capire la loro funzione nel “discorso” musicale. Per questo la trascrizione è importante.
Iniziamo poi a sperimentare con i fraseggi che compongono i nostri assoli trascritti. Proviamo a suonarli su un brano o groove diverso da quello originale, adattandoli alla divisione ritmica del nuovo brano. Questo ci serve a staccarci dai riferimenti sicuri del brano originale, dal terreno che ormai conosciamo e sappiamo perfetto per i fraseggi che abbiamo studiato da quel brano. Ora dobbiamo iniziare ad essere attivi sugli assoli e usare le frasi che conosciamo. Per non essere dispersivi e troppo disorientati possiamo iniziare ad usare un assolo che abbiamo trascritto nella sua interezza e spostarlo sul nuovo groove.
Dopo un po’ che sperimentiamo in questo modo, possiamo andare più in profondità. Abbiamo magari due o tre assoli interi che abbiamo trascritto. Tutti e tre sono inseriti su una struttura Blues, ad esempio. Questa struttura, o giro Blues, ha degli accordi al suo interno, tre per la precisione.
Proviamo a sostituire la parte del primo assolo (quello che stiamo usando) sul cambio di accordo (le misure 5 e 6 del giro Blues in 12 misure) con la corrispondente che troveremo su un secondo o terzo assolo tra quelli che abbiamo studiato, a nostra scelta. Funziona? Ti suona bene?
Nel caso non sia “apprezzabile”, puoi cambiarla con un’altra presa da un altro assolo, finché “funziona” secondo il tuo gusto. Puoi usare la memoria ricordandoti ciò che hai già imparato oppure puoi trascrivere altre parti.
Approfondiamo ancora di più e usiamo solo una primissima parte del nostro assolo da ripetere per tutte le prime quattro misure. Una frase da 3 a 6 note al massimo. Collochiamola correttamente nel tempo e proviamo a capirne l’effetto, poi usiamo il metodo di poco fa e inseriamo una nuova frase ad ogni cambio di accordo.
Se vogliamo scendere ancora di più nel dettaglio e capire la logica che sta dietro a quella selezione di note è utile scendere nel campo, seppur minimamente, della teoria musicale. Trascrivere, comunque, è il primo passo.
Software Utile e Informazioni Aggiuntive.
Per studiare meglio le parti che ci interessano, oggi, abbiamo a disposizione diversi programmi, anche gratuiti, che ci aiutano molto. Trascrivere diventa quindi molto facile.
La differenza tra un programma gratuito e uno a pagamento è – spesso – una questione di standard di industria del suono, qualità e funzioni del programma, oltre a numerosi altri fattori che esulano da questo post.
Tuttavia non significa che un programma gratuito – o freeware come di solito è nominato – non sia all’altezza di quello che dobbiamo fare. Anzi!
Un software su tutti è Audacity – disponibile a questo indirizzo: https://www.audacityteam.org/download/
Audacity vi permette di selezionare la parte di brano che vi interessa (tutto l’assolo, una parte di esso, solo alcune note), cambiarne la velocità e la tonalità in maniera indipendente, farla suonare in loop. Tutto quello che serve per analizzare chirurgicamente un brano o un fraseggio e poterlo studiare in profondità.
È disponibile per Windows, Mac, Linux e ha anche dei plug-in disponibili.
Backing Track
Qui sotto alcune backing track pescate da youtube per allenarti a spostarti sui diversi groove.
Slow Blues in G -> https://www.youtube.com/watchèv=yCYnPrw14-g
Shuffle in C con break -> https://www.youtube.com/watchèv=JTlFQ3H7FNM
Texas Shuffle in E -> https://www.youtube.com/watchèv=TdvhJWHabhI
New Orleans Funk in A -> https://www.youtube.com/watchèv=oxmijRT8k5Y
Medium Swing in B -> https://www.youtube.com/watchèv=HVsi_dIJUa0
Funk in C -> https://www.youtube.com/watchèv=cRYWFanKEFQ
Swing in B -> https://www.youtube.com/watchèv=HsDqPuPETWw
Lowdown Rock in E -> https://www.youtube.com/watchèv=5KU4orECqzs
Rock Blues in G -> https://www.youtube.com/watchèv=WDRZtnAV-sI
Modern Funk in E -> https://www.youtube.com/watchèv=wzYc447Vduo
Buon divertimento e buona estate!