F.A.Q.

1. Quale armonica mi devo comprare per iniziare?

Nonostante esistano diversi tipi di armoniche sul mercato, esistono alcuni modelli che per qualità e prezzo sono ideali per i principianti, ma usati anche da professionisti di tutto rispetto.

Ho deciso di inserirne una selezione per ogni marchio, in modo da lasciare la scelta allo studente. L’ordine con il quale ho inserito i marchi è alfabetico. L’ordine di apparizione delle armoniche, invece, è una mia personale scelta in rapporto qualità/prezzo, specialmente considerando il fatto che chi inizia da zero potrebbe rompere l’armonica con il tempo: ho escluso quindi modelli di punta o che richiedono un primo acquisto dispendioso, rispetto alle capacità tecniche di un principiante.

Dabell

  • Story. Comb in plastica e ance in fosforo bronzo.
  • Contender. Comb in plastica e ance in fosforo bronzo.

Hohner

Lee Oskar

Seydel

Suzuki

  • Harpmaster. Comb in plastica e ance in fosforo bronzo.
  • Bluesmaster. Comb in plastica e ance in fosforo bronzo.
  • Manji. Comb in resina di cellulosa e ance in fosforo bronzo.

2. Di quale connessione ho bisogno per una lezione su Skype/Zoom/altro?

Una connessione ad alta velocità, presente ormai in ogni linea internet che entra in casa e sugli smartphone, non serve nulla di più.

Certamente nel caso ci si connetta da smartphone (sia in modalità Hotspot, sia come supporto per le videolezioni) o da tablet è necessario che la connessione sia la migliore possibile. Trova quindi un punto dove la ricezione sia eccellente per partecipare alla lezione.

3. Quante lezioni mi servono per diventare bravo?

Questa è la domanda che mi viene fatta più spesso ed è quella meno indicata da fare, sinceramente.

Non esiste una risposta assoluta: quali sono i tuoi obiettivi? Se è per intrattenere i parenti al pranzo di Natale, ti bastano pochissime lezioni. Se vuoi diventare un musicista serio, non basta una vita perché nella musica siamo in continua evoluzione.

Il mio scopo, con le lezioni, è di farti diventare più autonomo possibile e diventare, come tuo insegnante, meno indispensabile possibile ad ogni lezione: ogni appuntamento, infatti, ti deve dare un tassello in più per comporre il mosaico del tuo essere musicista.

Ci sono persone che hanno propensione musicale e sono velocissimi ad assimilare, personalizzare e rimettere in pratica. Ci sono persone che hanno bisogno di più tempo. Non si tratta di bravura, non è questione di talento.

Il mio scopo è di trovare la strada per te più facile e chiara per raggiungere i tuoi obiettivi.

Oltre a tutto questo la domanda che ti devi fare è “quanto mi diverte suonare l’armonica? Coglio passare del tempo su questo strumento?”

Il tempo (in ore) che dedicherai allo strumento sarà quello che, dopo, ridurrà il numero di lezioni che dovrai fare. Se non studi, non serve. Semplice.

4. Come prenoto una lezione?

Puoi scrivermi sulla pagina dei contatti oppure visita la pagina dello shop dove potrai prenotare la lezione, pagarla con carta di credito, paypal o bonifico bancario. Ricordati di scrivermi per indicarmi opzioni e orari della tua disponibilità, in modo da organizzare il calendario.

5. Qual è la miglior tonalità per l’armonica?

Non esiste un’armonica o una tonalità migliore. Così come non esiste il “modello” migliore per questo o quel genere. Non esiste la combinazione migliore tra modello e tonalità. Non in senso assoluto. Iniziamo a capire che per ogni tonalità dobbiamo “adattare il nostro modo di suonare” per farne risaltare le caratteristiche sull’armonica.

Le armoniche hanno scalatura che parte dal SOL (G) come tonalità più grave e arriva al FA (F) come tonalità più acuta, fatto salvo ciò che troviamo nei modelli LOW (LF, LEb eccetera) o HIGH (HG, ad esempio).

Dobbiamo “intonarci” con l’armonica, in pratica, quindi prima di parlare di migliore tonalità dobbiamo capire come va davvero suonata.

Per iniziare, però, è sempre consigliato il DO (per capire meglio bending e alcuni concetti come le posizioni) perché non ha variazioni (i diesis e i bemolle), ma se è possibile anche affiancare il SOL sarebbe caldamente suggerito: aiuta nell’imparare a respirare con la giusta pressione e allena molto i muscoli per il bending.

La migliore armonica quindi diventa con il tempo qualcosa di soggettivo in funzione di ciò che siamo, ciò che suoniamo e ciò che chiediamo allo strumento.

Suggerisco, tuttavia, anche l’acquisto di un’armonica in SOL o in LA perché utilissime all’educazione della respirazione e impostazione dell’imboccatura corrette.

6. Quale amplificatore/microfono mi compro?

Non c’è una risposta assoluta. Quello che è portata di tasca e che, magari, sia valvolare (per gusto personale). Più piccolo è più satura facilmente, ma più difficile sarà farsi sentire in una jam session o in un concerto con una band. Più grande è l’ampli più facile sarà che vada in feedback prima di saturare. C’è un mondo lì dietro, ma se il suono acustico è debole…non c’è ampli che tenga.

Così come per i microfoni. Roba vintage per il sound Chicago? Sicuramente, ma un 545 della Shure, magari, fa per voi ed è più versatile e meno incline al feedback. Chissà? Le configurazioni – come gli stili – sono molte perché molti sono i timbri dell’armonica: ognuno ha il suo, come la voce.

Bisogna quindi capire cosa ci piace e quale sia la miglior scelta per il risultato finale. È questione di gusti, timbrica, possibilità di spesa, uso della strumentazione.

Le lezioni che faremo insieme servono anche a questo, evitando di farti buttare soldi inutilmente.

7. Devo studiare l’armonica? Ma i grandi armonicisti Blues non suonavano d’istinto?

, dobbiamo studiare l’armonica. Studiare lo stile e studiare la musica. No, i nostri eroi non suonavano d’istinto. Non almeno quelli davvero fighi! E anche se lo avessero fatto, loro stavano inventando un genere con i mezzi che avevano a disposizione, noi invece approcciamo ad un mondo che non è il nostro e lo dobbiamo fare con reverenziale rispetto.

“Juke” di Little Walter (il take classico) suona una pentatonica maggiora come tema. Davvero è venuta a caso? Con tutte le influenze date dai musicisti dell’ambiente della musica americana degli anni 50? Davvero non parlavano tra di loro ed era tutto istinto? La quarta e quinta posizione che erano soliti usare i due Walter nei live (come dichiara Charlie Musselwhite) erano suonate a caso? O per puro istinto? E allora perché chiamarle “posizioni” con riferimento relativo al Ciclo delle Quinte?

L’istinto con il quale suonavano era quello che dava i brividi. Rappresenta, come dice Mark Levine nel suo “Jazz Theory Book”, l’1% di ciò che facevano quei musicisti. Il restante 99% è decifrabile, trascrivibile e musicalmente spiegabile. Nei tempi contemporanei rifugiarsi dietro al “suonavano d’istinto” è un peccato multiplo: porta poco rispetto a questi grandi musicisti (dando loro, in maniera implicita, degli ignoranti) e ci limita nella possibilità di esprimerci e comprendere le nostre vere potenzialità, dopo aver studiato solo a memoria i fraseggi, come armonicisti e musicisti. Magari non lo sapevano spiegare accademicamente, ma sicuramente lo sapevano suonare. E non viene a caso.

8. Lip Pursing o Tongue Blocking?

Entrambi.

9. Mi insegni l’overbending?

Certo, ma prima voglio essere sicuro che tutto il resto funzioni. E non solo le tecniche, ma anche la capacità di improvvisazione vera e propria, il tuo bagaglio fraseggi e la conoscenza musicale.

Oggi sembra che un’armonicista che non sa suonare gli overbending non sia un armonicista valido. Personalmente dissento su tutta la linea: troppi armonicisti sono impegnati a far sentire l’overbending e quanto siano bravi con le tecniche, ma mancano di musicalità.

L’armonica è al servizio della musica e la musica non è una scusa per suonare l’armonica.

A nessuno interessa se sai fare l’overbending, ma a tutti interessa sentire buona musica.

10. Perché usi solo il Blues, insegnando armonica?

Perché, per la mia visione (mia, quindi personale e non assoluta) dell’armonica, nel Blues troviamo la massima espressività dello strumento. Passando per il Blues siamo costretti ad usare tutte quelle tecniche che troviamo, o possiamo eventualmente usare, in altri generi musicali.

La semplicità armonica del Blues (gli accordi, per capirci) ci permettono ragionamenti musicali sull’armonica che poi possiamo passare a tutti gli altri generi che ogni studente, poi, è libero di affrontare.

Questo non significa che durante le lezioni si faccia solo Blues, anzi! Adoro suonare l’armonica su ogni tipo di musica e nella mia vita ho prestato l’armonica ad incisioni e progetti di musica Blues, Pop, RnB, Jazz, Folk arrivando anche al Death Metal!

11. Perché non fai video su Youtube?

Ritengo che caricare i video su Youtube per dare informazioni un tanto al chilo non abbia alcun senso. Penso che per fare le cose fatte bene si debba fare selezione e per insegnare con il metodo che uso nelle lezioni personali serva interfacciarsi faccia a faccia.

Tuttavia ci saranno presto delle novità.

12. Ho una domanda che non è stata inclusa qui. Come faccio?

Scrivimi.