Eccoci alla quinta parte sull’armonica cromatica nel Blues.

In questo articolo iniziamo a vedere “Up The Line”, un brano dove non ci preoccupiamo troppo della successione degli accordi né del giro Blues in sé.

Il brano in questione è inciso da Little Walter, uno dei geni indiscussi dell’armonica (sia essa diatonica che cromatica) e l’armonicista che piè identifica i lavori di Muddy Waters e della Chess Records. In pratica, nell’epoca d’oro della musica Blues, possiamo pensare a Little Walter come al Jimi Hendrix dell’armonica a bocca, sia per fama che per esplosività: sua la prima registrazione riconosciuta di armonica amplificata con Muddy Waters (nel 1951) e con “Juke” si classifica al primo posto delle classifiche di RnB consacrandolo all’immortalità.

Curioso come ci sia una diatriba, ancora in corso in realtà, tra chi sia stato il primo ad amplificare l’armonica: Little Walter o Snooky Pryor? Certo è che “Juke” di Little Walter ricorda, forse, un po’ troppo “Snooky & Moody’s Boogie” uscito nel 1945, sei anni prima, sempre dalla penna di Snooky Pryor.

 

up the line

Torniamo ora ad Up The Line. Il brano, scritto e accreditato a Willie Dixon e Little Walter è un Blues in 24 misure che si muove sui classici tre accordi: I, IV e V grado.

Tuttavia, come sentiamo nel brano, l’assolo viene suonato sull’accordo di primo grado.

 

 

Prima di tutto dobbiamo iniziare ad orientarci su un paio di cose: la tonalità del brano e la tonalità dell’armonica cromatica che Little Walter usa qui. Questo brano è in Re Minore e l’armonica utilizzata è una cromatica in Do. Little Walter suona, quindi, in terza posizione sulla cromatica.

Ascoltando l’assolo, inoltre, scopriamo un approccio alla solistica molto interessante e utile da interiorizzare: Walter lavora per contrasti. Note e suoni lunghi seguiti da frasi elaborate che, man mano che l’assolo si sviluppa, diventano sempre piè sofisticate. E’ sempre un principio di “Call & Response” (chiamata e risposta) o “Question & Answer” (per chi ha seguito le masterclass), però aumenta questa creazione di tensione-rilascio, mettendo insieme anche una successione di contrasti data dall’alternanza di suoni lunghi e frasi intense.

Se ascoltiamo bene, scopriremo come molti artisti usino questo modo di suonare non solo nel Blues, ma in tutta la musica.

 

 

 

up the line – IL SOLO:

Il solo di Up The Line, come abbiamo detto, si sviluppa tutto su un accordo di primo grado, quindi in Re Minore, e dura 21 battute (o, piè correttamente, misure): questo è interessante da una parte visto che cambia un pochino la struttura del brano. Questo è possibile proprio perché non essendoci cambio di accordi, possiamo suonare un assolo di una lunghezza a piacere. Vediamo cosa succede, quindi, su questa sezione di brano che parte al minuto 01.00 e arriva al minuto 1.22. Praticamente 22 secondi di scuola di armonica cromatica.

 

 

Little Walter Up The Line

 

 

Puoi scaricare la Tablatura cliccando qui:

 

 

 

analisi del solo:

Prima di tutto dobbiamo pensare al modo sul quale ci muoviamo, suonando in Re Minore su un’armonica in Do, anche se cromatica.

Se ti sei perso l’articolo sulla cromatica e le posizioni nel Blues, lo puoi leggere qui.

Stiamo suonando in terza posizione, questo significa che ci muoviamo sul modo dorico?e questo rende il nostro sound sull’armonica molto tendente al Blues: se la scala Blues ? costruita con i gradi I IIIb IV Vb?V VIIb, sul modo dorico troviamo I II IIIb IV V VI VIIb.

Se andiamo ad identificare su quali fori troviamo questi gradi e individuiamo la scala Blues diventa immediatamente chiaro cosa accade, musicalmente parlando, sul assolo che Little Walter ha registrato.

 

Schema Terza Posizione Su Cromatica

L’assolo inizia con un intervallo, suonato partendo dalla V dell’accordo (fori 3-6) e scende verso la IIIb sempre usando i bicordi. Particolare stabilità la danno i fori 2-5 aspirati della fine della risposta, dove oltre a fermarsi sul IIIb suona anche il RE, primo grado, che rende questo punto di arrivo interessante e “sicuro” allo stesso tempo.

Dalla settima misura, Walter si muove attorno alla scala Blues partendo con un arpeggio – dal quinto al nono foro – di Re Minore sesta (I IIIb V VI), arrivando alla nota Re. In pratica durante questa corsa che finisce sulla misura undici, Walter suona l’arpeggio dell’accordo per creare questa frase.

Proseguendo con il solo, possiamo facilmente capire come Little Walter utilizzando question & answer, contrasti tra note lunghe e arpeggi veloci, ed enfatizzando alcune note (l’arpeggio non enfatizza mai il VI grado) riesca a dare un timbro Blues al suo assolo e il risultato finale suoni interessante, attraente e oggettivamente instancabile all’ascolto.

 

 

 

 

La magia:

La magia è la differenza che c’è tra noi e lui. Le sue idee devono essere di ispirazione per suonare e per ispirarci dobbiamo ascoltarlo tanto. Le sfumature si faranno sentire e, a seconda della nostra abitudine all’ascolto, alcune richiederanno tempo per essere percepite. Però dinamica, attacco delle note, tongue-flutter (nell’ultima parte, prima della dissolvenza finale), senso delle pause, del ritmo e del groove, sono alcuni dettagli sui quali dobbiamo necessariamente iniziare a focalizzarci per rendere questo assolo credibile.

 

Spero che comunque questo articolo sia utile per un primo orientamento attorno all’uso della Cromatica nel Blues. La prossima puntata sarà su “I’m Ready”, famoso successo di Muddy Waters.

 

A presto!