Finalmente hai trovato un piano di studio e stai davvero migliorando con l’armonica, vero?

Hai letto la prima parte? Hai capito lo studio attivo della seconda parte? E immagino tu abbia impostato una routine di studio come spiegato nella terza parte, no?

Bene, ora è tempo di avvicinarci allo stile che hanno i grandi.

Suonare come i grandi? Ma è impossibile.

Hai ragione. È davvero impossibile. Possiamo però studiare il loro stile e il loro modo di suonare, avvicinarci alle loro tecniche e capire il loro senso del timing e del sound. Applicando alcuni accorgimenti saremo in grado di scendere nel dettaglio e riprodurre quanto più fedelmente possibile il lessico dei brani.

Macro, Micro, Macro

Il principio di questo tipo di studio è quello di pensare al brano come sotto una lente di ingrandimento con diversi livelli di zoom.

Marco.

Analizziamo il brano nella sua interezza. Capiamo la struttura, il ritmo, la tonalità, gli accordi, la posizione dell’armonica e che cosa fa durante il brano.

Micro.

Qui inizia lo zoom. Inizia a studiare l’assolo o l’accompagnamento per giri, individua dove suona.

Puoi ingrandire ulteriormente e focalizzarti su un fraseggio alla volta. Aumenta lo zoom e ti puoi focalizzare su un gruppo di note, una nota singola. Capire attacchi, ritmica, tecniche usate.

Una volta studiato e capito ogni dettaglio che ti era necessario a quel livello di zoom, puoi rimpicciolire e dedicarti ad una parte più ampia e articolata dello studio.

Macro.

Di nuovo, puoi trovarti a suonare interamente il brano, una volta che ogni parte è diventata solida e fluida.

Questo modo di studiare richiede concentrazione e tempo. Soprattutto all’inizio l’attenzione ai dettagli e la memorizzazione avranno bisogno di particolare dedizione e costanza.

Tutto ciò ti ripagherà nel tempo!

Questo perché ti abituerai sempre di più alla memorizzazione e comprensione, facendole diventare quasi istantanee e – nel frattempo – avrai assorbito e solidificato le tecniche necessarie a suonare quanto più vicino possibile allo stile che ti piace.

Non dimenticare che la tua finezza cambierà con il tempo, sia di ascolto che di esecuzione, quindi non stupirti se con il tempo ti ritroverai a suonare in maniera inaspettata. Ricordati, come già detto negli articoli precedenti, che devi lasciare al tuo cervello il tempo di processare e far sedimentare ciò che impari.

Lasciati un giorno di riposo dallo studio. Buona armonica.