Slim Harpo

“If you look at Slim’s lyrics compared to most other blues songs, it’s not, ‘Ooh, baby, you broke my heart. His lyrics are so untypical of the blues. Listen to ‘Don’t Start Cryin’ Now’ and ‘I Got Love If You Want It.’ They’re unique and written from a different standpoint. The roots is in the blues, but the simplicity of the chords and the interesting lyrics make his music more adaptable to rock and roll.

“Se confronti i testi di Slim con la maggior parte delle altre canzoni blues: non sono roba tipo ‘Ooh, baby, mi hai spezzato il cuore. I suoi testi sono così poco tipici del blues. Ascolta ‘Don’t Start Cryin’ Now’ e ‘I Got Love If You Want It.’ Sono unici e scritti da un punto di vista diverso. Le radici sono nel blues, ma la semplicità degli accordi e i testi interessanti rendono la sua musica più adattabile al rock and roll.””

JOHNNY PALAZZOTTO SU SLIM HARPO

Con 142 canzoni, inclusi versioni alternative e brani live, James “Slim Harpo” Moore si afferma come un bluesman esperto, raffinato ed estremamente efficace. Che si tratti della malinconica e solitaria “Rainin’ in My Heart”, del brano da juke joint “Bobby Sox Baby” o della quarta canzone preferita di Keith Richards, “Blues Hang-Over”, Slim Harpo era infallibile nel consegnarci brani tra i più importanti del mondo del Blues e nel interpretarli con uno stile unico e ispiratore. Non a caso, è considerato il padre dello Swamp Blues.

Moore nacque a Lobdell, Louisiana, e fu influenzato dallo stile di Jimmy Reed. Iniziò a suonare nei locali di Baton Rouge con il nome di Harmonica Slim. La sua carriera discografica iniziò nel marzo 1957, collaborando con J.D. “Jay” Miller, famoso talent scout e produttore discografico di Crowley, Louisiana. Su suggerimento della moglie, cambiò immediatamente il suo nome d’arte in Slim Harpo per distinguersi da un altro Harmonica Slim. La sua prima pubblicazione, per la Excello Records di Nashville, Tennessee, fu “I’m a King Bee” con “I Got Love If You Want It” nel 1957. Gli altri musicisti della registrazione erano “Guitar Gable” Perrodin (chitarra), John “Fats” Perrodin (basso), e Clarence “Jockey” Etienne (batteria).

Harpo non fu mai un musicista a tempo pieno, continuando a gestire la sua azienda di trasporti durante gli anni ’60. Tuttavia, il successo discografico arrivò nel 1966 con il brano “Scratch My Back“, che scalò le classifiche fino al primo posto. Nonostante diversi successi che oggi sono tra i maggiori standard blues suonati in tutto il mondo, Slim Harpo morì di attacco cardiaco 20 giorni prima del suo compleanno a Baton Rouge. Erano già stati programmati il suo primo tour in Europa e nuove sessioni di registrazione.

Lo Stile

A differenza del suo ispiratore principale, Jimmy Reed, Slim Harpo era molto più accessibile al pubblico e ai musicisti bianchi. Le sue composizioni erano minimali, spesso caratterizzate da una forma canzone ben definita, con temi e groove distintivi, ampio spazio tra gli strumenti, un andamento rilassato anche nei tempi più incalzanti e arrangiamenti semplici ma molto efficaci.

Con l’armonica, Slim Harpo non raggiungeva il livello tecnico dei suoi contemporanei, ma aveva un senso musicale eccellente e un gusto inimitabile per ciò che andava suonato e, soprattutto, per ciò che non doveva essere suonato. La sua armonica era quasi gemella alla sua voce: mentre la sua voce spesso non cantava (a volte i suoi brani erano totalmente parlati), con l’armonica trovava le note necessarie per il brano e, come uno chef esperto, le dosava perfettamente.

Non lasciamoci ingannare dall’apparente semplicità di Slim Harpo: i suoi bending, il tongue-blocking, un vibrato personale e caratteristico, e un timbro sonoro squisitamente acustico (suonava con un reggi armoniche) sapevano trasmettere una vena malinconica che lo rendeva immediatamente identificabile.

La sua breve ma intensissima “Shake Your Hips” è diventata una delle cover più rifatte nel mondo musicale extra-blues e ha ispirato i ZZ Top per la loro famosissima “La Grange”. Le sue canzoni sono state reinterpretate da artisti come i Rolling Stones, i Pretty Things, gli Yardbirds, i Kinks, i Pink Floyd e i Them con Van Morrison. I Moody Blues hanno dichiarato di aver preso il nome della band dal brano omonimo di Slim Harpo.

Ascolti Suggeriti

Te Ni Nee Ni Nu – uno standard, classico dello Swamp Blues

Tip On It – il sound di questo brano dovrebbe aver ispirato i CCR

Strange Love – uno shuffle andante, ma con morbido relax

Rainin’ In My Heart – altro brano da conoscere se vogliamo suonare Blues

I’ll Take Care Of You – alle prese con il classico di Bobby “Blue” Bland

Link Utili

Biografia (Inglese Wikipedia)

Discografia

Excello Records (Inglese Wikipeda)

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